Delly, pubblicato il 25/2/2008

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Artemis774
view post Posted on 9/9/2008, 09:46




Delly


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Eccomi di nuovo ragazze a parlarvi di un argomento a me caro. A dire il vero ho qualche problema a farlo, mi sento stranamente emozionata. La nostra grande ospite, Ross, me ne ha dato incarico qualche ora fa ed io, da allora, non faccio che pensarci. Il motivo di questa mia sensazione non saprei individuarlo, è una sensazione strana e indefinibile. Forse è collegata con l’ammirazione che provo per tutto ciò che si nasconde dietro lo pseudonimo Delly. Tutto ebbe inizio quando ero bambina e cominciai a leggere libri che non erano solo favole per bambini. Quando andavo a trovare mia zia mi soffermavo davanti ad una libreria che lei teneva nel soggiorno e lì leggevo i titoli dei libri esposti cercando l’ispirazione. Fu così che un giorno sfiorai con le dita la costina di un Delly. Lo presi in prestito e iniziò così la mia conoscenza. Non so quanto ci misi a leggerlo e non so neanche se il primo mi piacque. So però che quando leggo il nome Delly, quando sento questo nome, una sensazione di calore si risveglia in me, sempre uguale. Certo, sembra facile dirlo, anzi, le parole si fanno strada da sole….“è normale ricordare così dei libri che si sono letti da ragazzi. Il ricordo, la sensazione non è data dalla lettura ma da quel qualcosa che è in ogni ragazzo, che la vita trasforma ma del quale ti rimane un sapore inequivocabile”. Queste parole mi sono sempre detta, per anni. Fino al giorno in cui ho potuto rileggere un Delly, quel giorno ho capito. Non era un ricordo distorto il mio, né era una sensazione dovuta all’età. Era la magia di quei libri che mi faceva sentire in quel modo. Se mi domandassi che cosa abbiano quei libri per darmi queste emozioni non saprei rispondere. Le storie sono storie, i libri sono scritti bene, ma c’è qualcosa che sfugge. È come se dalle lettere impresse sulla carta si sprigionasse un’energia misteriosa che ti fa sembrare bello ciò che leggi. Quando ero bambina volevo essere come le protagoniste di quei libri. Volevo essere retta, giusta, amorevole, pia. Ed anche oggi, rileggendo Magalì ho desiderato profondamente assomigliarle, ho guardato quella che sono diventata e criticamente pensavo a quella che avrei voluto, ora, diventare. Come dicevo, le protagoniste di questi romanzi sono donne rette, pie, molto religiose, colme di grazia e espressione di virtù, incontaminate da un mondo che inevitabilmente corrompe chi crede debolmente o non crede affatto nella propria forza, nella grandezza della propria anima.
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Il messaggio di questi romanzi è sempre uguale. La religione è la luce che aiuta a vedere e risolve la vita delle protagoniste che elargiscono la purezza della loro anima e riescono a sconfiggere il nulla che alberga negli altri. Gli uomini più ritrosi, più disincantati e cinici, i più freddi, vengono conquistati, mutano il loro atteggiamento, si lasciano condurre e aprono il loro cuore all’Amore puro che la donna, protagonista perfetta, ispira loro. Si tratta di vera redenzione e forse è questo il mistero Delly. Le loro protagoniste realizzano ciò che ogni donna, solo per essere tale, desidera e cioè di portare luce in un cuore oscuro, riuscendo così a trarlo alla vita, all’Amore. Delly rappresenta tutto questo: donne dall’Animo puro sconfiggono il male e il nulla, facendo crescere fede, speranza e Amore nei più aridi cuori.
I personaggi maschili sono veri uomini, virili cavalieri, che per quanto persi, hanno comunque grandi valori o non li hanno dimenticati. Riconoscono le virtù e le rispettano. Non sanno cosa sia la vigliaccheria e vengono tratteggiati magistralmente nelle loro inquietudini.
I romanzi Delly sono costruiti, quindi, attorno a forti caratteri. I personaggi vivono situazioni e le affrontano con un atteggiamento che mette in evidenza la fatuità dell’apparenza, che consacra e premia l’Essere della persona e che sottolinea la sostanza delle cose. Sono lavori che non temono di prendere posizioni decise, a volte forse eccessive, ma nonostante ciò, per quanto il lettore se ne avveda, rimane conquistato. Si, nonostante l’esagerato riferimento alla religiosità di queste protagoniste o alla loro rettitudine, chi legge viene coinvolto nel loro modo di essere e di sentire e spesso prova ammirazione. Per questo motivo credo che questi romanzi abbiano qualcosa di misterioso che avvince. Dipingono una realtà che, per quanto brutta, può essere ed è redenta perché in se ha il germe della fede, della fiducia, di questa lampada che mostra la via.
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Questo carattere religioso, il fatto che le protagoniste fossero il massimo nelle attività che, all’epoca, ogni donna avrebbe dovuto fare proprie, ha portato ad attribuire a questi romanzi l’etichetta di mezzi di educazione. L’alta levatura di questi lavori ispirati dalla religione, spinsero a pensare che l’autore fosse un prete. Delly doveva essere per forza un uomo di chiesa, non poteva essere altrimenti…..ma, chi è Delly?
Delly è lo pseudonimo dei fratelli Petitjean de La Rosière, Jeanne Henriette Marie e Frédéric Henri Joseph. Nascono lei nel 1875 e lui 1876 e muoiono rispettivamente nel 1947 e nel 1949. I romanzi Delly sono più di 100, quasi tutti opera di Marie, alcuni però sono stati scritti interamente da Frédéric….“Il mio vestito color del tempo”, ad esempio. Resta di fondo la loro collaborazione. (Per la loro biografia e bibliografia si rimanda al sito di cui il seguente link: http://www.bibliothequedesuzette.com/Delly.htm).
Leggere oggi questi romanzi, secondo me, richiede un certo impegno perché viviamo una realtà diversa fino all’inverosimile. Fa bene al cuore lasciarsi prendere da queste storie piene di sentimento. Un sentimento che non viene mai partecipato per intero. Si legge tra le righe: ti lascia in sospeso e ti scopri sperare che lui dica, esprima quel qualcosa che lo tormenta e finisci per tormentarti anche tu, come la protagonista che si sorprende anelare l’Amore di quell’uomo così diverso, ma nello stesso tempo così vicino.
Un mondo pieno di principi, dunque, un mondo nel quale i sentimenti vengono esposti con difficoltà, con pudicizia, perché sono importanti. E forse è per questo motivo che l’Amore è così intenso, chi legge lo prova anche se non è espresso in tutta la sua grandezza.
Per quanto io abbia detto so di non essere stata capace di trasmettere quanto in realtà provo, ma questo mi consola perché appunto dalla lettura dei Delly ho compreso che quanto più è grande il sentimento tanto poco rende la descrizione di esso. E a proposito di questo consentitemi una breve citazione.
CITAZIONE
“Mi avvicinai silenzioso e le sedetti accanto come un mazdeo intimorito davanti al fuoco sacro, e quando cercai di parlare mi ritrovai con la lingua impacciata e le labbra paralizzate, così che mi rassegnai al silenzio poiché il sentimento la cui profondità non ha fine viene sempre un poco sminuito se gli si vuole dar forma con espressioni finite; e tuttavia percepii che Salma nel silenzio udiva il continuo, amoroso richiamo del mio cuore, e nei miei occhi scorgeva i tremanti fantasmi della mia anima.”[ da “Le ali spezzate” di Kahlil Gibran ]

Alla prossima,

Artemis774


Edited by Artemis774 - 25/5/2009, 12:10
 
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Artemis774
view post Posted on 9/9/2008, 14:38




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http://www.junerossblog.com/2008/02/delly.html
 
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